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Le piante non sono cose: il Manifesto del Design Fitocentrico.

Un importante invito a riformulare il nostro rapporto con il regno vegetale in sette punti.

Le piante non sono cose: il Manifesto del Design Fitocentrico lo ribadisce in sette punti. Ispirato dalle iniziative in corso di designer, ingegneri, artisti, scrittori e filosofi internazionali, il Manifesto del design Fitocentrico è un appello ai professionisti e al pubblico in generale per stabilire un nuovo senso di rispetto, responsabilità ed empatia nei confronti delle piante.

Introdotto da studio Dots nell’ottobre 2020 – in occasione della mostra Plant Fever al CID au Grand-Hornu (Belgio), il manifesto introduce sette importanti punti per stimolare nuove conversazioni sul nostro rapporto con le piante, in particolare nel settore del design.

Innanzitutto le piante non sono oggetti e proprio per questo hanno bisogno di rispetto.

La natura è bella perché è varia, boicottiamo quindi le monocolture a favore della biodiversità. Scegliamo e supportiamo, perciò, i sistemi pluricolturali.

Ristabiliamo l’antica alleanza tra uomo e natura, cerchiamo una relazione basata sulla reciprocità.

Ripensiamo alla relazione con le piante non autoctone, in tema con i cambiamenti climatici correnti. La guerra alle piante “invasive” è una battaglia controproducente finanziata dalle compagnie di erbicidi. Prendiamo spunto invece dalla loro adattabilità e resilienza.

Riequilibriamo la domanda di consumo eccessivo delle risorse naturali. Meno è meglio. Sempre.

Le piante ci insegnano che il circolo virtuoso, dalla terra alla terra è possibile. Accettiamo le imperfezioni e non lasciamo tracce.

Applichiamo questa sensibilità anche al design e progettiamo con le piante. Lascia che le piante prendano il comando!

Ricordiamoci sempre che la Natura Vede!

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